Descrizione
01/03/2023L’edizione del rapporto Sustainable Development Solution Network pubblicata nel 2022 offre una panoramica sul percorso verso la realizzazione dell’Agenda 2030 compiuto da 38 Paesi: Stati dell’Ue, aspiranti membri (escluse Ucraina e Moldavia), Regno Unito e Stati dello European Free Trade Association.
Una situazione in stallo
Dal rapporto emerge che l’Europa è in stallo sulla realizzazione dell’Agenda 2030: a distanza di otto anni dall’approvazione (2015), il Rapporto stima che l’Unione europea abbia realizzato o sia sulla strada per raggiungere circa il 66% dei target, mentre il 20% degli indicatori ha registrato progressi limitati e il 13% un andamento negativo. Le situazioni più critiche si riscontrano per il Goal 2 “Lotta alla fame”, il Goal 12 “Consumo e produzione responsabili”, il Goal 13 “Lotta ai cambiamenti climatici”, il Goal 14 “Vita sott’acqua” e il Goal 15 “Vita sulla terra”. Tra le cause, l’insostenibilità dei sistemi produttivi e delle scelte alimentari che hanno conseguenze negative sull’ambiente, sulla biodiversità e sul clima.
L’Italia in particolare migliora la sua posizione rispetto al 2021 (dal 21° al 19° posto), ma evidenzia ancora una situazione critica per i Goal citati sopra e non rileva un marcato miglioramento per quanto riguarda gli altri.
I dati, suddivisi per Regioni e Province autonome, mostrano un valore sintetico che accorpa diversi indicatori; il Trentino è ben posizionato rispetto alla media nazionale, tuttavia evidenzia delle fragilità in crescita per i Goal 2 e 12, mentre per i Goal 13 e 15 si colloca in linea con la media nazionale.
Gli aggiornamenti delle strategie
Nel corso del 2022, il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica ha guidato, con la collaborazione di Regioni e Province autonome, il processo di revisione e aggiornamento della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile. La nuova versione mantiene i target e la suddivisione nelle 5 P (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership), ma pone l’accento sull’importanza dei vettori di sostenibilità che riorganizza secondo tre obiettivi principali: coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, cultura per la sostenibilità e coinvolgimento degli stakeholders. Inoltre propone un aggiornamento degli indicatori di monitoraggio, definendo per alcuni di essi dei target da raggiungere in coerenza con altri piani e programmi di sviluppo nazionali.
Anche il Trentino, nel corso del 2024, dovrà lavorare all’aggiornamento della Strategia provinciale di sviluppo sostenibile|SproSS, ma per ora è fondamentale agire per favorire la coerenza e l’integrazione della SproSS con tutti i piani e programmi di settore.
Le riflessioni dell’OCSE
Come ricorda l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), è necessario un ulteriore sforzo per aumentare la coerenza tra tutte le politiche. Il tema della “coerenza” è infatti cruciale: se si vuole costruire un Paese davvero più giusto, equo e inclusivo, e anche più resiliente, tutti gli sforzi devono guardare allo stesso orizzonte, e questo sia a livello centrale che locale sui territori. Secondo l’Ocse “Il futuro italiano rischia di essere soffocato da una serie di fattori, tra cui il rapido invecchiamento della popolazione e il calo del numero di persone in età lavorativa. Anche l'economia e la società italiane sono state duramente colpite dalla pandemia, che sta bloccando o addirittura invertendo i progressi verso i Goal dell’Agenda 2030”. Infine ha ribadito che “la priorità chiave dell'Italia è migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione, soprattutto in relazione alla governance degli investimenti pubblici. L'attuazione dell'Agenda 2030 e dei suoi Goal richiede infatti un quadro strategico efficace e istituzioni solide a tutti i livelli di governo, sostenute dall'impegno della società”.
Elisa Pieratti